Scialpinismo nelle Orobie


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Itinerario 5  - PIZZO DEI TRE SIGNORI (m 2553)

Località partenza: Ornica, m 960
Dislivello: 1593 m
Tempo di salita: 4 - 5 ore
Esposizione: Sud Est, poi Nord
Periodo: Febbraio - Marzo

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Lasciare sotto le pelli i 1600 metri di dislivello di questo itinerario è sempre una grande soddisfazione, soprattutto per gli scialpinisti come me, sempre a corto di fiato. Il percorso può comunque risultare faticoso anche per sciatori allenati. La Valle d'Inferno infatti, a parte un breve tratto centrale, presenta sempre una pendenza notevole. 

Foto 1 (giugno 2001) - La fotografia è stata scattata dalla vetta del monte Venturosa. E' visibile tutta la Valle d'Inferno, con la parte di itinerario compresa tra la partenza da Ornica e la Bocchetta d'Inferno.

L'itinerario si divide in due parti: la prima, dalla partenza alla Bocchetta d'Inferno esposta a sud - est, la seconda, sino alla vetta, esposta a nord in ambiente più "severo". Non è facile trovare le condizioni di neve ideali per questa gita. Per apprezzarla al meglio bisognerebbe partire con gli sci ai piedi da Ornica. A causa della quota del paese, questo non è possibile tutti gli anni. La neve deve inoltre essere stabile. Dopo nevicate abbondati il tratto compreso tra 1400 e 1700 m. circa è a rischio di slavine che si staccano dai canaloni che scendono dal monte Pescaniello. L'esposizione del tratto sino alla Bocchetta facilita una veloce trasformazione del manto nevoso ma anche il formarsi di neve "marcia".La salita al Pizzo dei Tre Signori è pure un classico itinerario estivo. La Valle d'Inferno è un vero paradiso per marmotte e stambecchi.

Foto 2 (marzo 1994) - La Bocchetta d'Inferno e, a sinistra, la vetta del Pizzo dei Tre Signori visti dall'inizio della Valle d'Inferno.

Percorrere la Valle Brembana sino al paese di Piazza Brembana, poi seguire le indicazioni per Ornica. Oltrepassare il paese e parcheggiare al termine della strada carrozzabile (m. 960 circa).

Seguire la mulattiera che parte dal parcheggio. Dopo pochi minuti si incontra un bivio in corrispondenza di una santella.  Prendere a sinistra attraversando un ponticello e poco dopo a destra in modo tale da uscire dalla fascia boscosa e trovarsi così in terreno aperto (m. 1050 circa). Salire il ripido pendio in direzione nord - ovest, guadagnando circa 150 metri di quota sino ad arrivare ad un grosso masso in corrispondenza del quale inizia un tratto meno faticoso. La Valle d'Inferno e la vetta sono ora ben visibili. Proseguire sino a raggiungere un tratto quasi pianeggiante in corrispondenza del quale un piccolo ponte in legno permette di passare sulla destra della valle. Superata una cappelletta la salita si fa di nuovo ripida. Salire sempre lungo la stessa direzione sino a raggiungere la baita Ciarelli (m. 1629).

Un tratto particolarmente ripido si supera risalendo il costone di destra o uno stretto canalino centrale. Raggiunta la Bocchetta d'Inferno (m. 2306) prendere a sinistra e salire il versante nord del Pizzo lungo la valle che sale dal sottostante Lago dell'Inferno. Risalire la valle per un centinaio di metri, poi piegare in diagonale a destra sino a portarsi sotto la vetta. Con una serie di diagonali superare gli ultimi 50 (e più faticosi) metri di dislivello e raggiungere la vetta.

Foto 3 (marzo 1994) - Siamo a quota 1350 circa. A sinistra si apre la Valle d'Inferno, alla sua destra i canali dove è possibile la caduta di slavine.

La discesa si effettua lungo lo stesso itinerario.

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