Scialpinismo nelle Orobie


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Itinerario 23 - CIMA DI PIAZZO (m.2057) da Pizzino per i piani di Artavaggio

Località partenza: Strada Pizzino - Foppacava, quota 1050 circa
Dislivello: 1000 m circa
Tempo di salita: 3  ore
Esposizione: sud
Periodo: Dicembre - Febbraio

La stazione sciistica dei Piani di Artavaggio, nota e frequentata sin dagli anni '20, dopo la chiusura della cabinovia che sale da Moggio si è di recente aggiunta alle ormai numerose località bergamasche che hanno dovuto chiudere gli impianti. I Piani di Artavaggio sono facilmente raggiungibili percorrendo una strada forestale che parte a circa 1 km dal Culmine di San Pietro, dal versante lecchese. Nel periodo invernale tale strada è solitamente battuta dal gatto delle nevi ed è abbastanza frequentata.

L'itinerario che propongo, con partenza da Pizzino, sfrutta nel primo tratto un strada forestale di recente realizzazione che, partendo poco sopra l'abitato, si inoltra nella valle che scende dal Monte Sodadura. La gita è nel complesso poco sciistica, decisamente escursionistica nella sua prima parte, consigliabile anche con le racchette da neve. Sicuramente non adatta a chi predilige i ripidi pendii, è invece indicata per chi ama muoversi in solitudine a quote medio - basse, in silenziosi boschi di faggio, in particolare subito dopo una nevicata invernale. 

Foto 1 (Febbraio 2005) - Il tratto pianeggiante subito dopo la partenza.

Vedi altre immagini dell'itinerario

Salire la Val Taleggio sino a Sottochiesa e seguire poi per Pizzino (m.930). Poco prima del centro del paese prendere a destra la ripida strada con indicazioni Foppacava - Rifugio Gherardi. Proseguire per circa 1.5 Km, percorrendo 4 tornanti sino a quando, a quota 1050 m circa, subito dopo una curva verso destra, si incontra a sinistra l'inizio di una stradina pianeggiante.

Seguire questa strada che, in direzione nord ovest, alternando tratti pianeggianti a brevi salite, raggiunge dopo circa 20 minuti una radura (m. 1150) al termine della quale si trova una sbarra ed una palina con indicazioni "Scannagallo - Artavaggio". In questo tratto la strada passa appena sopra la caratteristica frazione di Fraggio, meritevole di una visita nella stagione estiva. Oltrepassata la sbarra, prendere la strada a sinistra, in leggera discesa. Seguire la strada ancora per circa 10 minuti sino ad arrivare ad un altro bivio (m. 1200). Prendere ancora a sinistra in leggera discesa arrivando dopo pochi metri alla valle. A questo punto la strada "carrozzabile" termina e lascia il posto ad un largo sentiero che sale tra bosco rado puntando in direzione del monte Sodadura (nord).

Foto 2 (Febbraio 2005) - Poco prima della radura a quota 1150.

Arrivati a quota 1280 circa, dopo una radura, il sentiero giunge ad un bivio; tenere la destra e proseguire in direzione di una baita con tetto in lamiera che si scorge poco più in alto. Raggiunta e superata questa baita, proseguire ancora sino ad incontrare un riparo per il bestiame (m. 1400 circa). A questo punto sono visibili i vecchi impianti sciistici di Artavaggio.

Proseguire ora per bosco sempre più rado e successivamente per prati aperti, in direzione nord ovest, puntando all'ormai visibile "Albergo sciatori". Lasciarsi a sinistra l'albergo e proseguire verso nord raggiungendo il Rifugio Nicola. In questo tratto si incontra la pista che sale dal Culmine di San Pietro. Da qui è ora ben visibile la Cima di Piazzo (è possibile salire anche sul più vicino monte Sodadura). Proseguire in direzione della cima, lasciando alla propria sinistra il Rifugio Cazzaniga (m. 1889).

Foto 3 (Febbraio 2005) - Nei prati a quota 1500 circa.

Dopo un breve tratto pianeggiante, si supera un breve e ripido canalino ed in breve si raggiunge la vetta (attenzione ad un paio di "buche" che di solito si formano in prossimità della stessa).

La discesa può avvenire lungo lo stesso itinerario. In alternativa è possibile, giunti nei pressi del Rifugio Nicola, attraversare con attenzione il versante nord del Monte Sodadura e scendere verso il Rifugio Gherardi (vedi itinerario n.13). Questa variante è probabilmente più sciistica rispetto al percorso di salita.

 

Foto 4 (febbraio 2005) - Il primo tratto di salita verso la cima. Sullo sfondo il Rifugio Nicola (a sinistra) ed il Rifugio Cazzaniga (a destra)

 

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